Inizio questa recensione avvertendovi che farò una prima parte spoiler-free e una seconda con gli spoiler. Perciò, amici, a vostro rischio e pericolo continuare la lettura.
Siete alla ricerca di una saga ricca di emozioni forti, colpi di scena e adrenalina allo stato puro? Una storia che inizi da un punto A per arrivare alla sua giusta conclusione in un punto B in modo coerente e non scontato?
La saga di Life L1k3 fa esattamente questo. Ti immerge a calci nei calcagni in un mondo post apocalittico, devastato dall'ingordigia umana, senza prepararti a tutto quello che ti verrà buttato addosso. Alla fine di questo viaggio probabilmente ti sentirai più sporco, in qualche modo ti verrà naturale paragonare il mondo in cui vivi a quello in cui vivono i protagonisti della storia. Ti verranno i brividi. Almeno, a me sono venuti.
Pazzesco quanto questi libri, che hanno già una loro età, siano attualissimi, quasi profetici.
E' evidente quanto Kristoff si sia interrogato su moltissime cose per sviluppare una trama come quella di Life L1k3, a partire dalle condizioni climatiche del nostro pianeta fino ad arrivare al concetto del libero arbitrio. Il tutto imbrigliato a una storia decisamente incalzante dalle note cyber punk, sci-fi e d'azione alla 'Mad Max'.
A chi consiglio questa trilogia?
Secondo me le persone che amano il genere non possono lasciarsi sfuggire questa piccola perla che, anche se limitata dal target YA, si fa valere egregiamente.
La consiglio anche a chi sa cogliere le metafore dietro le parole scritte, a chi sa emozionarsi di fronte alla crescita di personaggi dalle varie sfumature non sempre limpide, a chi non resta insensibile di fronte al sacrificio, ai legami che trascendono tutto, alla redenzione.
Questo terzo libro è il degno finale della saga, mi ha saputo commuovere ed esaltare allo stesso tempo. E' la giusta conclusione a una storia che ha un ritmo serratissimo, che non ha punti morti e che ti lascia con un gusto dolce e una punta di amaro sulla lingua.
Naturalmente qualche pecca ce l'ha, non è una saga perfetta e non ha assolutamente la pretesa di esserlo. A volte il target YA, quasi MA, l'ho trovato limitante, così come ho trovato prevedibili e scontate alcune scelte di trama.
Però tutto questo non mi ha mai scoraggiata nel continuare, ero sempre molto curiosa di sapere dove certe cose volessero andare a parare e non ne sono rimasta delusa, anzi. Questo era il mio peggior timore, ma per fortuna è stato fugato.
La saga, quindi è promossa, con un valore totale di 4 stelline!
Ringrazio la Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere la saga e recensirla assieme alle mie fedelissime compagne di Review Party.
!ATTENZIONE! Da qui inizia la parte con gli SPOILER.
Dopo un finale cliffhanger come quello di Deviat3, uno si aspetterebbe dei fuochi d'artificio.
E infatti li abbiamo fin da subito.
Lemon, la nostra amata Lemon, convinta che i suoi amici siano morti nell'esplosione a New Bethlem, si unisce alla BioMaas per capire se lei e il suo DNA possono effettivamente fare la differenza per salvare lo Yousay e ripristinare un equilibrio nuovo nel mondo. A un certo punto ho davvero temuto che potesse effettivamente cedere alla visione del 'nuovo mondo' della BioMaas, a dir poco agghiacciante nella sua perfezione. Sarebbe stato un po' out-of-character, ma con Kristoff ho capito che è impossibile prevedere le mosse successive, perciò mi sono semplicemente lasciata trasportare dalla storia, che è andata esattamente dove doveva. Interessantissimo, però, è stato entrare dentro il sistema della BioMaas e vedere come lavora questa enorme macchina che usa una tecnologia biologica, l'ho trovato di una complessità e originalità pazzesche.
Anche qui Lemon si riconferma il mio personaggio preferito assieme a Grimm e, udite udite, Cricket. Se nei suoi confronti, nei libri precedenti, sono stata un pò restia a lasciarmi andare, ebbene, in questo ultimo volume mi ha conquistata totalmente.
La sua lealtà nei confronti di Lemon è a dir poco commovente, nonostante l'infezione, poi, del virus Libera. 'La famiglia prima di tutto'.
La sua dipartita non mi ha sorpresa, era nel mio elenco toto mortis fin da subito, però quando è effettivamente successo mi si è spezzato il cuore. Avrei voluto uccidere Gabriel con le mie stesse mani e non posso negare che quando è morto ho fatto letteralmente un urletto di gioia.
Ezekiel e Eve si dovevano ritrovare e alla fine lo fanno (e direi anche finalmente). Ana, d'altro canto, è stata semplicemente un pretesto per far continuare l'arco narrativo di entrambi i personaggi e non mi è dispiaciuto il fatto che Kristoff non le abbia lasciato più spazio del dovuto all'interno del libro, dato che si è rivelato un personaggio insapore.
Ancora una volta abbiamo colpi di scena e cambi di rotta da parte di personaggi segnati con una grossa X sopra. Eve in questo senso mi ha stupita moltissimo, nonostante fosse stata soppiantata pesantemente da Lemon nel mio cuoricino sin dal secondo volume.
Il libro è adrenalinico come gli altri due della saga, non ha un attino di stop e la storia si fa sempre più incalzante all'avvicinarsi del gran finale.
Fa porre domande importanti senza appesantire, riesce a risolvere i vari filoni narrativi in modo soddisfacente senza buchi di trama, dando il giusto spazio a tutti, anche ai personaggi secondari.
Il finale è giusto. Non c'è altra parola per descriverlo. E' lieto nella giusta misura in cui dev'esserlo e non risulta banale, come poteva rischiare d'essere.
In sostanza un terzo libro conclusivo degno degli altri due.
Con questo ultimo volume finisce anche il Review Party dedicato alla saga, ne porterò sempre con me il ricordo prezioso!
Vi abbraccio amici,
alla prossima lettura!
Pepe
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