Non me lo aspettavo così.
Come molti di voi ben sanno, aspettavo la traduzione di questo volume da quando Oscarvault ne aveva annunciato l'uscita.
Dopo un anno di attesa, finalmente, ho potuto avere tra le mani una storia che non ha deluso le mie aspettative.
Questo libro è l'esempio perfetto di come, a mio parere, debbano essere i fantasy YA: una trama ricca, a volte complessa, ma mai confusionaria; un worldbuilding chiaro, anche senza fronzoli o approfondimenti, che risulti ben strutturato e comprensibile; una caratterizzazione dei personaggi che non si limiti alla superficie, ma che scavi un po' più a fondo.
Noi i Cattivi ha tutti questi elementi e molto, molto altro.
So di essere un po' di parte, poiché questo genere distopic-fantasy a me piace moltissimo e vado matta del trope del torneo mortale alla Battle Royale/Hunger Games.
Però ciò che più mi ha colpita è la riflessione che sta dietro al concetto di 'cattivo'.
Durante la lettura viene spesso da chiedersi chi sia davvero il cattivo, i nostri quattro protagonisti che partecipano a un torneo mortale e che uccidono per sopravvivere o le famiglie che permettono una cosa simile e anzi la incitano? O, ancora, i cittadini di Ilvernath, con il loro tacito consenso e la loro passività nei confronti di una competizione così tragica?
Fa porre diverse domande, dunque.
Io mi sono affezionata in particolare a due personaggi principali, in particolare uno mi ha fatto battere il cuore fino alla fine.
Alastair, solo a pronunciare il tuo nome mi sento sospirare.
Comunque, non è un libro perfetto, ha i suoi difetti. Si potrebbe dire che il cambio di bandiera repentino e la mutevolezza delle scelte intraprese da alcuni personaggi siano sintomo di un'incapacità delle autrici nel gestire protagonisti di un certo spessore 'morally grey'. In realtà a me è sembrato più che altro un tentativo di rendere i caratteri il più realistici possibile. E' molto umano cambiare idea e fazione a seconda delle circostanze e di ciò che capita attorno a noi. Percìò, per me, questa è una nota di merito, anzichè di demerito.
Proprio perchè non sono riuscita a staccarmi dalle pagine e per la tensione provata a ogni decisione presa, sbagliata o giusta che fosse, per me Noi i Cattivi merita 5 stelle piene. E' originale, ha un sistema magico interessante e non annoia mai.
Lo straconsiglio, soprattutto agli amanti del genere.
TRAMA:
A ogni generazione, al sorgere della Luna di Sangue, le sette famiglie della remota città di Ilvernath scelgono ciascuna un proprio campione che combatterà in un torneo all'ultimo sangue.
In palio c'è il controllo assoluto sull'alta magia, la più potente al mondo, a lungo ritenuta esaurita e ora gelosamente custodita in segreto da una delle sette famiglie maledette di Ilvernath.
Finora i crudeli Lowe hanno vinto quasi tutti i tornei, e si preparano a confermare il proprio dominio. Ma quest'anno c'è qualcosa di nuovo: grazie al bestseller Una tradizione tragica, che ha svelato tutti i segreti del torneo della Luna di Sangue, i sette contendenti sono sotto i riflettori del mondo intero. Possono avere nuove informazioni, nuovi mezzi per vincere. Più di tutto, possono avere una scelta: accettare il loro destino, o riscrivere la storia.
Una storia che, però, deve essere intrisa di sangue.
Alla prossima lettura.
Pepe <3
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