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La Casa sul Mare Celeste di T.J.Klune



Vi siete mai sentiti leggeri come piume e allo stesso tempo pesanti come sassi mentre leggevate una storia?


A me è capitato con La Casa sul Mare Celeste di Klune.

C'è ben poco da dire quando un libro ci piace così tanto da non riuscire a vedere neanche il più piccolo difetto.

Eppure sono qui, prontissima, più che a recensire, a volervi rendere parte di ciò che ho provato leggendo questa storia.


Esordisco ribadendo il fatto che a mio parere Klune è un fuoriclasse. Quando un autore assume una scrittura riconoscibile, a prescindere dal genere o dal rating del libro in sé, allora ha vinto in partenza.

Questa scrittura così particolare, intelligente e gentile, ma nello stesso tempo incisiva e accattivante, è ciò che caratterizza Klune e non esagero nel confessarvi che di suo leggerei anche il post it attaccato all'anta del frigorifero. Da quello che ho capito è un autore che non teme di incrociare più generi letterari a seconda della storia che vuole raccontare e io già non vedo l'ora di leggere la saga di Wolfsong (Paranormal NA) edita @triskelledizioni. In questa sperimentazione dei generi letterari mi è venuto naturale fare un'associazione con Kristoff che, non fraintendetemi, non potrebbe essere più diverso da Klune, ma che ha una scrittura talmente riconoscibile da riuscire a emergere sia quando scrive High Fantasy, sia quando spazia dal Dark Academy alla Fantascienza.

Insomma, quando nasce l'amore per un autore si potrebbe leggere tutto quello che scrive in modo incondizionato. Vi è mai capitato?


Ma ora passiamo al libro:


Vi lascio la Trama.


Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli "normali", siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell'ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un'isola remota, Marsyas, e stabilire se l'orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull'isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto. Un'incantevole storia d'amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.



E' stato già detto tanto e ora rischio di risultare banale dicendovi che questa storia è tra le più dolci che abbia mai letto in tutta la mia vita.

Eppure lo è.

Mi ha colpita e affondata, non solo per la maestria nel saper entrare nel cuore dei lettori presentando dei personaggi di un' umiltà e umanità disarmanti, ma anche per aver creato delle dinamiche sociali e relazionali del tutto riconducibili alla nostra realtà quotidiana.

Si trattano temi quali la discriminazione, l'omosessualità, la diversità raziale, la paura del diverso e dell'ignoto, la capacità nel superare traumi e di essere sé stessi nonostante l'etichetta e i giudizi imposti dalla società.

Tutto quello che c'è in questo libro è una grande metafora sulla condizione di tutti quei gruppi di persone guardati con diffidenza e rancore solo perchè diversi da ciò che si conosce e capisce.

Quindi è per questo motivo che mi son sentita da un lato leggerissima nel ridere di Linus Baker e delle monellerie degli orfani dell'isola, ma dall'altro pesante come un sasso nel ragionare sulle implicazioni di certi argomenti affrontati da Klune.


Inoltre ci tengo a precisare che c'è anche una componente sensuale, a mio parere lampante e ben costruita, che armonizza e controbilancia perfettamente la delicatezza della storia.

Tirando le somme, questo è uno di quei libri che mi sentirei di consigliare a chiunque, a prescindere dalle proprie preferenze letterarie. E' una lettura formativa adatta a qualsiasi età, anzi, chi può comprendere meglio e con profondità una storia del genere siamo proprio noi adulti, che a volte ci dimentichiamo di quanto siano importanti alcuni valori e principi umanitari.



Un libro da 5 stelline piene piene.


Vi ringrazio per avermi letta,

vostra,


Pepe





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