In uscita domani, 20 giugno 2023, Anime alla Deriva è il secondo volume della saga Whitestone Hospital scritta dall'abile penna di Ava Reed.
Trama
Arrivare al Whitestone Hospital per Sierra Harris non ha solo significato fare un passo importante verso la realizzazione del suo obiettivo, ovvero diventare la migliore specializzanda di cardiochirurgia in circolazione. Ma anche incontrare colleghi che inaspettatamente, senza che possa opporsi, le stanno entrando nel cuore. Per una come lei, che ha dovuto lottare con le unghie e con i denti per terminare gli studi e ottenere quel posto e che, per riuscirci, non si è mai concessa distrazioni né la possibilità di costruire legami duraturi e profondi con chi la circonda, questa è una rivoluzione. Qualcosa che non conosce e che per questo la spaventa. In fondo le è stato sempre insegnato che le emozioni complicano tutto e non servono a niente. E che, anzi, troppo spesso fanno addirittura male. E Sierra, dopo tutta la fatica fatta, non ha certo intenzione di permettere a nessuno – in particolare a un arrogante come Mitch Rivera – di rubarle la scena, tantomeno il cuore.
La mia recensione (con SPOILER del primo volume, ATTENZIONE!)
Il libro inizia esattamente dov'era finito il primo, con i nostri protagonisti alle prese con il disastro capitato all'ascensore.
Non siamo più nella testa di Laura, la protagonista di Grandi Promesse, ma di Sierra, che è paralizzata dal panico nel vedere i suoi amici in gravi condizioni dopo l'esplosione capitata proprio davanti ai tuoi occhi. In particolare, ha il terrore che Mitch possa non farcela dopo quello che ha passato.
D'altronde come darle torto?
Mitch subisce un intervento che gli salva la vita a causa delle gravi ustioni che riporta dopo l'incidente in ascensore e Sierra, che lo ha effettivamente salvato, è la più scossa tra tutti gli specializzandi che hanno prestato soccorso.
Queste premesse mi avevano preparata a un inizio emotivamente tosto e così è stato. Anime alla Deriva si distingue dal primo volume proprio perchè si tratta di un libro molto introspettivo, i cui protagonisti cercano di superare i propri traumi a lavoro, ma anche nella vita privata.
Certe scene mi hanno toccata nel profondo, Sierra e il rapporto disastroso con la madre, Mitch alle prese con una pelle nuova, rovinata dalle cicatrici. Il rapporto che si instaura tra i due mi è piaciuto moltissimo, l'attrazione reciproca traspare da ogni parola, nonostante Sierra cerchi di negarla il più a lungo possibile. Il loro è sicuramente un amore tormentato, che lotta per una sua rivalsa. Sierra e Mitch mi sono piaciuti più di Laura e Nash, le loro dinamiche mi hanno ricordato moltissimo Nesta e Cassian (chi avesse letto ACOSF sa ciò di cui parlo).
MA, c'è un ma.
Non è un libro perfetto, ahimè, non posso che confessarlo. Il problema è la trama, che sostanzialmente è troppo poco dinamica, lenta, ripetitiva. Non capita nulla fino alla fine, la storia è principalmente ambientata in ospedale. Nel primo volume c'era più varietà di luoghi, di esperienze, di situazioni. Ho sentito moltissimo questa mancanza, nonostante sia stata riempita dall'introspezione massiccia dei personaggi.
Tirando le somme, Anime alla Deriva è un libro ben fatto e ben scritto. Ava Reed ha una capacità ammirevole nel far immergere il lettore nella storia sin dalle prime righe, la scrittura è fluida e scorrevole. Si vede che sa esattamente dove vuole arrivare, senza fronzoli o abbellimenti.
Peccato per la staticità del libro, avrei preferito capitassero più cose nel mezzo tra l'inizio e la fine.
Sì, la fine, perchè abbiamo constatato che la Reed ha una passione sfegatata per i cliffanger finali, per nostra sfortuna.
Non vedo l'ora di leggere il terzo volume su Maisie e Grant, altra coppia molto interessante.
Questa saga è diventata il mio guilty pleasure per eccellenza, mi riporta ai bei vecchi tempi in cui impazzivo dietro Grey's Anatomy e Scrubs!
Anime alla Deriva è un 3,80 stelle per me.
Un abbraccio e alla prossima,
Pepe
PS: Grazie come sempre alle mie compagne di Review Party, siete speciali!
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