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Ancora una Fermata di Casey McQuiston



Dopo l'enorme successo avuto con "Rosso, Bianco, Sangue Blu", ecco tornare Casey McQuiston, in tempo per il #pridemonth, con un altro romanzo, a mio parere, sensazionale.


Sì, dico "sensazionale" perchè questo libro ha saputo suscitarmi emozioni forti, mi ha sorpresa e stupita oltre ogni dire.

Non solo l'autrice è stata in grado di farmi ridere di cuore con un'ironia intelligente e tagliente al punto giusto, ma ha avuto la capacità di scrivere di tematiche attuali e molto delicate con una semplicità e un realismo che mai mi sarei immaginata. Non ho idea di quanti pregiudizi avessi nei confronti di quest'autrice, fatto sta che sono stati smantellati uno a uno, con questa lettura. Sicuramente recupererò anche il suo libro d'esordio.


Ma approfondiamo "Ancora una Fermata".

E' un libro che parla dritto al cuore, che sa quali sensazioni smuoverti quando devono farlo. La scrittura è scorrevolissima, imbastita di una sagacia e un sarcasmo impossibili da disprezzare, chi mi conosce sa quanto ami gli autori che peccano di un eccesso di ironia, trovo sia sintomo di un'intelligenza spiccata.

La nostra protagonista è August, una ragazza dichiaratamente queer che si trasferisce a New York per l'università, sì, ma soprattutto per trovare la sua strada in una città in cui tutto è possibile. Letteralmente*. La sua personalità è costruita magistralmente, non ho potuto che entrare subito in empatia con lei, dotata di una mente acuta e intuitiva e un carattere decisamente riservato e riflessivo.

I suoi nuovi coinquilini sono quelli che un pò tutti desideriamo in fondo, pazzi al punto giusto, solidali, con personalità eccentriche e ben delineate.

Poi c'è la Metro Q, che non è semplicemente una metro. E' un viaggio, un luogo, ma soprattutto è una persona, Jane.



E qui arriviamo al mio personaggio preferito dell'intero libro. Jane è una Nana Osaki con tanto di giacchetta di pelle nera, converse alte rosse, jeans strappati e un walkman da cui ascolta gruppi rock e punk anni '70 in cassetta. August incontra Jane ogni volta che deve prendere la metro per andare all'università e sebbene all'inizio possa sembrare un'assurda coincidenza, August intuisce che c'è qualcosa di strano. Ed effettivamente tanto normale questa situazione non lo è affatto.


La trama si intinge, allora, di un'insperata sfumatura mystery, con una punta paranormale che aggiunge quel qualcosa in più al libro che non mi sarei mai aspettata (o meglio, era un'ipotesi che a un certo punto avevo formulato, ma che non pensavo mai più si concretizzasse, son sincera).

La McQuiston parla di tematiche forti, legate al mondo LGBTQ+. Con una voce orgogliosa ci riporta a tempi in cui la lotta per i diritti dei 'diversi', per non dire gli 'sbagliati' come venivano considerati più comunemente, era al suo apice in fatto di violenza e protesta. Ho apprezzato tantissimo questa memoria, atta a stimolare una riflessione profonda su quello che si è dovuto passare e su quello che si deve ancora passare per arrivare a un'accettazione unanime, una normalizzazione inclusiva.

In tutto questo, ciò che è la vera protagonista di questo romanzo a mio parere è l'amicizia. Non solo tra August e Jane, ma anche tra August e le persone che la circondano. Lei, ragazza indipendente, per non dire sola, si trova una compagnia con cui vivere e instaurare rapporti solidi, famigliari. Questo e la storia d'amore, che è importante a sua volta, sono i punti cardine attorno cui ruota tutto il resto.


Essendo uno NA non si può non spendere due parole sulle scene esplicite presenti, che colorano la storia di un rosso vermiglio molto sensuale. Sono scritte molto bene, forse le migliori lette tra due donne.



Tirando le somme: Questo libro è un gioiello e lo consiglio a chiunque abbia a cuore o sia interessato alle tematiche LGBTQ+.


Per me sono 4 stelline piene.


Vi lascio la trama,

a presto,


Pepe


Trama:


"August Landry ha ventitré anni e ha trascorso gli ultimi cinque spostandosi da una città – e università – a un’altra. Cinica e disincantata, non si fida di nessuno e porta sempre con sé un coltellino svizzero perché, come le ha insegnato sua madre, “è meglio non farsi cogliere impreparate”. Quando decide di trasferirsi a New York, non ha grandi aspettative. Dopotutto è cresciuta pensando che non ci sia alcuna “magia” nella vita, che le storie d’amore tanto celebrate nei film non esistano e, soprattutto, che possiamo contare solo su noi stessi perché, in fondo, siamo soli al mondo.

Mai e poi mai potrebbe immaginare che proprio nei suoi eccentrici coinquilini troverà la famiglia che le è sempre mancata e un posto da poter finalmente chiamare casa. E, soprattutto, che i suoi viaggi quotidiani in metropolitana diventeranno qualcosa di eccitante. Chi poteva pensare, infatti, che nella sua vita sarebbe piombata lei, Jane, la ragazza con la giacca di pelle nera che August incontra ogni volta che prende la linea Q. Jane, la parte migliore della sua giornata. Sarebbe davvero tutto perfetto se non fosse che la ragazza sembra incapace di scendere, da quel vagone della metro. Ma August non è una che si arrende facilmente e farà di tutto, compreso ciò che del suo passato aveva cercato di lasciarsi alle spalle, pur di “salvarla”. E forse salvare anche se stessa imparando che, alla fine, vale la pena iniziare a credere in qualcosa. E negli altri."


nota:

*dovrete leggere il libro per scoprirlo!!



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